La tecnologia a supporto di  cinema e fotografia

Susanna Conte • 28 maggio 2019

Una giornata a Cairo Montenotte, con gli amici di 3M a visitare il Ferrania film museum

La storia dell’azienda Ferrania - costituita nel 1917 a Cairo Montenotte, nel savonese - ripercorre l’evoluzione tecnologica dell’industria fotografica e cinematografica.
L’azienda, nata in Val Bormida per la disponibilità di suolo, di acqua e la vicinanza alla Ferrovia, determina alla valle l’appellativo di Silver valley.

Il museo ripercorre - in un ambiente giustamente di penombra - la grande competenza tecnologica che ha portato allo sviluppo dei supporti che ci hanno permesso per tanti anni di fermare i nostri ricordi: le pellicole per il Super 8, i film per le nostre macchine fotografiche.... Nell’era dei social, in cui le immagini sono effimere e vengono consumate con grande rapidità, quasi non ricordiamo l'attesa, la gioia (o la delusione) di quando ritiravamo le foto stampate.

Negli anni 60 l'azienda viene acquisita dalla 3M, interessata ad allargare il proprio campo di vendita anche al settore fotografico.

L'avvento del digitale non consente la riconversione in quanto il personale - perché altamente specializzato sulle competenze chimiche - era inadeguato al cambiamento. Nel '96 sono state dismesse le attività.
Nel 2002 nasce Fondazione 3m, per testimoniare il ruolo culturale e sociale dell'azienda. Negli anni la Fondazione ha completato la ricognizione e la riqualificazione di tutte le più importanti collezioni fotografiche dell’archivio storico Ferrania e delle collezioni fotografiche del Fondo Lanfranco Colombo e del Fondo Sommariva.

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AIM in esclusiva ha partecipato alla presentazione e alla visita del cantiere del Nuovo Policlinico . Dopo i saluti di Marco Giachetti , Presidente della Fondazione IRCSS Ca' Granda - Ospedale Maggiore Policlinico, sono intervenuti gli architetti Barreca e La Varra e Shirly Mantin dello Studio LAND per spiegare la genesi e l'evoluzione del progetto. A seguire si è visitato il cantiere che vede l’apertura del nuovo Padiglione Sforza e la progressiva riqualificazione dei vecchi edifici. E' un grande progetto con implicazioni su tutto il territorio cittadino da un punto di vista sociale, urbanistico, architettonico, culturale e ambientale. La più grande opera architettonica degli ultimi 100 anni al centro di Milano, il nuovo Padiglione Sforza, dedicato alle degenze con i suoi oltre 800 posti letto, è costruito secondo i più innovativi criteri di sostenibilità e con un grande polmone verde sul tetto. L'InfoPoint di cantiere aperto nel 2023 è una vera e propria 'finestra permanente' sul cantiere, che ne racconta le origini, la storia, i retroscena, mostrando in tempo reale l'avanzamento dei lavori. Il progetto è di una ATI capitanata da Techint e composta da Boeri Studio (S. Boeri, G. Barreca, G. La Varra), LAND e altri professionisti.
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